Pigmenti e Allergia
Se attraverso l’attenzione per standard igienici sempre più alti è stato possibile rendere quasi nulle la possibilità di infezioni trasmesse con il tatuaggio, il problema delle allergie purtroppo, in parte, resta.
L’allergia è un disturbo del sistema immunitario caratterizzato da uno squilibrio della reattività immunologica, che determina reazioni anomale al contatto con determinate sostanze (allergeni). Nei soggetti allergici quindi il sistema immunitario reagisce in maniera spropositata contro sostanze che non sono necessariamente dannose. Le possibili reazioni allergiche si possono manifestare come lesioni eczematose a distanza di poche settimane o anche di alcuni anni dalla inoculazione del pigmento. Avrai sicuramente sentito che il colore più problematico è il Rosso, a causa del solfuro di mercurio. Proprio per sostituirlo e ottenere questa colorazione sono utilizzati pigmenti organici vegetali, i quali possono comunque dare reazioni allergiche.
I pigmenti di colore giallo (solfuro di cadmio) sono più spesso responsabili di reazioni dette fotoindotte, ovvero caratterizzate da insorgenza di gonfiore ed eritema dopo esposizione alla luce del sole. Le allergie maggiori quindi dipendono dal tipo di pigmento usato, ma non è da escludere una reazione allergica al lattice dei guanti monouso utilizzati dall’operatore.
E’ stato dimostrato, purtroppo, che la prova colore (=si inserisce nel derma una piccolissima quantità di pigmento in una zona poco visibile, generalmente dietro l’orecchio) non è uno strumento efficace a scongiurare una reazione allergica durante il trattamento o a distanza di tempo. L’attenzione alla produzione di pigmenti sempre di maggiore qualità, rispondenti ai requisiti specificati nella Resap 2008, ha sicuramente ridotto il rischio di allergia ad eventi molto rari. Qualora però fossi un soggetto allergico il mio primo consiglio è di segnalarlo all’operatore che hai scelto già durante la consulenza preliminare. Potresti chiedergli di fornirti la scheda tecnica dei pigmenti che pensa di utilizzare per te in modo da poterla mostrare, ad esempio, al tuo allergologo.